Santorini è nota soprattutto per il suo paesaggio, fatto di case bianche puntellate da cupole dello stesso colore del cielo e del tramonto che, visto da Oia, è uno dei più suggestivi al mondo. Tuttavia, al di là delle tradizionali, eppur magnifiche cartoline che ritraggono Santorini, c’è anche un volto meno noto, quello dei villaggi rurali e delle baie lontane dal movimento dei turisti. Santorini è ormai una delle isole più gettonate al mondo ed è per questo che, la maggior parte degli operatori turistici, la considera fra le prime dieci mete da visitare più ambite del pianeta.
Sicuramente il tramonto di Oia è una delle ‘cerimonie’ naturali offerte da quest’isola più ambite: ogni sera, infatti, centinaia di turisti siedono sulle terrazze dei bar e delle case o sui bastioni del kastro e aspettano di vedere il sole andar via sotto il mare intenso dell’Egeo. Ogni sera, tutti applaudono come se di fronte ci fosse una rappresentazione teatrale più che uno spettacolo della natura. Tuttavia, non tutti sanno che al di la di Oia, Santorini offre altri tramonti non meno degni di esser citati. Sulla scogliera che porta al faro di Akrotiri, ad esempio, si può godere della vista di un tramonto solitario e bellissimo. A Santorini, tutto sembra ruotare intorno alla caldera: la movida dell’isola è tutta concentrata nella piazzetta di Fira che è anche capoluogo dell’isola greca. Dalla piazza, poi, si arriva direttamente a Fitostefani che, letteralmente, significa la corona di Fira. Qui è assolutamente obbligatoria la tappa al Galini Cafè, dalla cui terrazza si ha come la sensazione di toccare con mano l’isolotto di Nea Kameni, immerso nel blu della caldera. Tra le meraviglia di Santorini, poi, c’è sicuramente la passeggiata che parte da Imerovigli e scende verso il mare fino a raggiungere Oia.
La caldera, quindi, è sicuramente il cuore pulsante di Santorini; tuttavia, è dietro le quinte che quest’isola rivela il suo aspetto più magico. Partendo da Oia, ad esempio, è possibile imbattersi in un percorso di circa 15 minuti che passa attraverso il villaggio medioevale di Finikia, con tutte le abitazioni scavate nella roccia. Tra gli altri paesi da scoprire, poi, c’è Pyrgos, collocato in cima ad una collina. La sua posizione strategica fa in modo che dalle sue alture le bellezze di Santorini siano accessibili da ogni lato.
L’atmosfera qui è quella di un paese tipico con le chiese bizantine e le case nobili che per metà sono rimaste autentiche e per un’altra metà sono state trasformate in alberghi di lusso. Per le vie, però, si respirano i sapori autentici di una Grecia incantata e senza tempo che non conosce turisti o locali da movida ma trova nei kafeneia la sua espressione più alta. E’ qui, infatti, che gli anziani del luogo si riuniscono a giocare a carte attorno ad un tavolo, tra il sorso di un caffè e una risata che tiene tutto lontano dai problemi. Nelle vicinanze, poi Megalochori. Circondata dai vigneti, questa zona ha una bellissima piazzetta dove il tempo sembra davvero essersi fermato ai fantastici anni 50. Ancora più autentica, poi, è Exo Gonia, un piccolo borgo che sorge tra le viti, dove non ci sono auto ma tutti circolano solo a piedi. Vicino questa zona c’è la frazione di Mesa Gonia dove si trova anche la Chiesa più antica dell’isola. Si tratta di un edificio completamente edificato in stile bizantino, realizzato con affreschi e icone preziose. Qui il turismo non esiste, come non ce n’è traccia a Emborios, un quartiere quasi disabitato che sorge nel kastro medioevale.
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