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La cambusa in barca a vela

Cari equipaggi,
non penserete veramente di essere in un villaggio vacanze 5 stelle: sole, mare, tavole imbandite
.Questa è una vacanza in barca a vela!E soprattutto, cuochi e cuoche dei 40 ruggenti (le tempeste di Capo Horn), non vorrete far morire di fame il vostro unico
ed irripetibile SKIPPER ? Meno male che lo skipper è anche un grande cuoco !!
Chi decide di passare una settimana in barca a vela impara a convivere e a condividere con altri tutto ciò che ha intorno,
dagli oggetti quotidiani, agli spazi limitati della barca, alle emozioni e sensazioni che scaturiscono dall’essere circondati dal
mare e, quindi, dalla natura allo stato puro che puo’ offrire una crociera in barca a vela per l'estate 2022
La barca è una società in piccolo, in cui ognuno ha compiti e ruolo ben definito, ed anche la cucina ha la sua parte. E’ vero
che sono solo 7 giorni, è vero che quando siamo nei porti scendiamo a terra e andiamo al ristorante ma…come gestire
una colazione, un pranzo in barca, uno snack e soprattutto … come fare cambusa?
Abbiamo raccolto qui un po’ di esperienza di cuochi e amanti della vela: non solo ricette, ma anche idee per organizzare la
cambusa e cucinare in sicurezza durante la navigazione o la sosta in rada.
Alcuni già saranno cuochi provetti e avranno il sacro fuoco dell’arte culinaria, ma vi garantiamo che talvolta cascate male.
Con un equipaggio di anoressici? No, peggio!!! Con un equipaggio di lupi affamati ma imbranati, che, è un po’ paradossale
ma rende l’idea, sono andati poco oltre il preparare un Nescafè….
Non troverete qui ricette per la colazione (arrangiatevi tra di voi), ma abbiamo stilato un utile elenco cambusa
standard iniziale.
A parte le idee contenute nelle ricette, ci sono alcuni consigli su come conservare il cibo e come riporlo senza che “voli”
in giro per la dinette o per il frigo. Già, perché anche se non si viaggia “sbandati”, con le zucchine e le mele in frigo che si
puntellano contro burro e yogurt, pure la navigazione a motore qualche onda la incontra: quanto basta per ritrovarvi a
bordo non più ingredienti, ma marmellate.
Questa dispensina, poi, contiene un paio di sezioncine niente male: idee per l’aperitivo serale (e notturno, perché no?) ed i
drinks.
Insomma, dopo questa lettura (ma soprattutto dopo l’Happy Hour), non avremo mai più dubbi su cosa preparare se
stiamo navigando e ci viene appetito, ma stiamo anche manovrando di bolina in un fiordo strettissimo, virando ogni 2
minuti e ingaggiando con un’altra barca che non ha fame, ma il coltello tra i denti sì.

Ecco qui il famoso elenco cambusa.
Ci sono tante teorie su cosa portare, dipende poi dai gusti delle persone: qui forniamo un metodo ed una lista della spesa
base, utile per non dimenticare l’indispensabile e per capire le quantità giuste da imbarcare. Servirà all’inizio della crociera in barca,
e come traccia anche per le integrazioni durante le tappe della navigazione.
Allora, dividiamo la la spesa in 5 gruppi: scorta di base (scatolame, conserve, pasta, ecc.), prodotti freschi, gestione
barca (carta igienica, spugne, detersivi ecc.), bevande (hic!), altre richieste (di ognuno, allergie, ecc.)
È indispensabile che a bordo ci sia una o due persone responsabili della pianificazione, dell’acquisto e dello stivaggio delle
provviste di bordo. Un “cambusiere”, insomma, che durante la navigazione verifichi lo stato delle scorte e cerchi di
coordinare impiego ed acquisti. Della cucina vera e propria ci si può occupare a turno, anche divertendosi.
Oltre ai pasti principali, si devono considerare gli spuntini, molto frequenti in navigazione.
Per le bevande bisogna considerare almeno un litro e mezzo a testa al giorno. La sentina a centro barca è ottima per stivare
le bottiglie.
Attenzione a non conservare cartone a bordo: alcuni insetti lo trovano ottimo per deporre le uova, se non siamo
ai tropici comunque si può bagnare e fare poltiglia.
Altro punto critico è la conservazione degli alimenti deperibili, per cui diamo alcuni suggerimenti: la barca ha un frigorifero
che può raffreddare la serpentina solo a motore acceso. Si può rinforzare l’azione refrigerante, all’occorrenza, acquistando
blocchi di ghiaccio nei porti, se disponibile.
FRUTTA E VERDURA. Devono prendere aria, vanno stivate nel posto più possibile asciutto e aerato. Controllare ogni
giorno, se qualcosa é andata a male eliminarla immediatamente. Conservare i prodotti separati. La frutta che si mantiene
più a lungo sono le mele (ottime contro il mal di mare) e le arance.
BURRO. Si conserva in un contenitore ermetico colmo di acqua.
UOVA. Sono consigliati vari metodi. Se la crociera é breve basta rigirarle spesso, altrimenti dopo una scottatura spalmarle
di vaselina o pennellarle di paraffina sciolta; avvolgerle nella carta di giornale e disporle in un contenitore stagno. In ogni
caso quelle guaste galleggiano, e se si ha qualche dubbio meglio eliminarle!!!
PESCE. Il pesce fresco si mantiene tale per non più di un giorno, altrimenti deve essere svuotato, lavato, salato e essicato.
CARNE E SALUMI. A parte quella in scatola, dopo un giorno la carne non è più utilizzabile. Solo la carne di maiale
messa sotto sale in un contenitore ermetico si può conservare a lungo. Insaccati e prosciutti: si consigliano le buste perché
si conservano meglio. Devono stare in frigo, ed è meglio consumarle comunque velocemente una volta aperte. Per
l’affettato può anche essere utile separare le fette con foglie di insalata. Si manterrà fresco per alcuni giorni.
PANE. Meglio le grosse pagnotte, avvolte in teli e riposte in contenitori di legno durano molti giorni, oppure se proprio lo
si desidera fresco abbiamo inserito una ricetta.
FORMAGGI. Avvolti in un panno bagnato non seccano (valido prevalentemente per groviera). Se già seccati, il panno va
bagnato con vino bianco, e il formaggio sembra resuscitare.

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